L'esposizione, inaugurata nell’ottobre 2002, e costantemente ampliata e aggiornata fino alla composizione attuale,occupa due volumi spaziali strettamente connessi ma radicalmente diversi. La prima parte si snoda in un ampio e luminoso locale a colonne, dove le vetrine si alternano a pannelli fotografici ed a diorami di grande impatto visivo. La seconda parte della mostra si sviluppa in un ambiente completamente diverso: laddove, nel vecchio mulino, entrava l’acqua del Brenta per fornire alle macine la forza motrice, i diversi piani di calpestio scandiscono tre differenti spazi.