Il museo racconta di una comunità viva, caratterizzata da una lingua propria e da una storia affascinante.
Un museo moderno e innovativo che percorre l’intera parabola storica del mondo ladino: dalla preistoria alle attività produttive, dall'organizzazione istituzionale alle forme della ritualità civile e religiosa, dalle credenze alle tradizioni popolari, dalla Grande Guerra all’avvento dell’alpinismo e del turismo. Lungo il percorso, avrai a disposizione 17 postazioni interattive che presentano, a scelta, oltre 70 brevi film relativi agli argomenti trattati nelle sezioni espositive. Di particolare interesse le tavole del disegnatore Milo Manara che narrano le leggende del popolo ladino. Oltre alla sede centrale ed alla biblioteca specialistica dell'Istituto Culturale - ospitata nell’antico "Tobià de la Pieif", un vero tesoro di documenti e pubblicazioni -, il museo comprende 5 sezioni locali realizzate nella valle grazie al recupero di strutture di interesse etnografico e culturale, come La Sia a Penìa, L Stònt a Campitello, L Malghier a Pera, L Molin de Pèzol a Pera, L Segat a Pozza.
A giugno 2020, nell’ultima sala del museo, è stata inaugurata una nuova installazione multimediale: un breve film in costume, proiettato su maxischermo, incentrato sull’antico racconto de "La vivana scacciata" (in ladino "La vivana e l cian"), realizzato con la partecipazione di attori locali in collaborazione con 490 Studio di Trento per la regia di Filip Milenkovic.
Ricco programma di attività,
visite guidate
e iniziative incluse nella Val di Fassa Guest Card. Il museo è accessibile alle persone diversamente abili.